http://automobili-historyoftechnology.blogspot.it/2013/04/se-penso-a.html
Il futurismo e' un movimento artistico e culturale dei primi anni del '900 che si e' sviluppato in Italia. Il documento simbolo del futurismo e' "'Il Manifesto Futurista" scritto da Filippo Tommaso Marinetti pubblicato sul giornale Le Figaro' nel 1909 ( per vedere il Manifesto http://movimento191269.blogspot.it/2013/04/manifesto-del-futurismo.html ).
Il movimento porta avanti una rivolta contro la cultura del passato e contro tutti gli istituti del sapere tradizionale. Gli esponenti del futurismo, infatti, sostengono nuovi valori: la velocità, il dinamismo e l'attivismo. Di ciò è proprio simbolo l'automobile. Inoltre il movimento e' contro il sindacato, il socialismo, il femminismo e porta avanti un'idea logica nazionalista e militarista, addirittura la guerra viene vista come "sola igiene del mondo". In più il futurismo disprezza i sentimenti, in particolare l'amore e la donna.
Importante e' nel febbraio 1910 la firma da parte dei pittori Umberto Boccioni, Carlo Carra', Giacomo Balla, Gino Severini e Luigi Russolo del "Manifesto dei pittori futuristi" e nell'aprile dello stesso anno del "Manifesto tecnico della pittura futurista".
« Compagni! Noi vi dichiariamo che il trionfante progresso delle scienze ha determinato nell'umanità mutamenti tanto profondi, da scavare un abisso fra i docili schiavi del passato e noi liberi, noi sicuri della radiosa magnificenza del futuro… »
(dal Manifesto dei pittori futuristi, febbraio 1910)
Nella pittura futurista gli oggetti sono in costante movimento e pertanto devono essere rappresentati attraverso nuove forme di prospettiva e di spazio in grado di estrinsecare velocità e dinamismo.
"La città che sale" di Umberto Boccioni del 1910
Se si osserva lateralmente la scultura, si può riconoscere facilmente una figura umana in cammino priva però di alcune parti, per esempio le bracci. La figura appare così come una "macchina", come un ingranaggio in movimento.La linea di contorno si sviluppa come una sequenza di curve ora concave, ora convesse: in tal modo i contorni irregolari non limitano la figura come di consueto ma la dilatano espandendola nello spazio. Se vista lateralmente, la statua dà l’impressione di un movimento avanzante che si proietta energicamente. La figura sembra essere modellata dall'aria creando così un corpo aerodinamico.
I futuristi si interessano anche all'architettura. Il maggior esponente e' Antonio Sant'Elia che pubblica il "Manifesto dell'Architettura futurista". Al centro dell'attenzione c'è la citta' vista come simbolo della dinamicità e della modernità. Tutti i progetti creati da Sant'Elia si riferiscono a città del futuro: in contrapposizione all'architettura tradizionale, vista come inadeguata, le citta' idealizzate dagli architetti futuristi hanno come caratteristica fondamentale il movimento, i trasporti e le grandi strutture.
I futuristi si interessano anche all'architettura. Il maggior esponente e' Antonio Sant'Elia che pubblica il "Manifesto dell'Architettura futurista". Al centro dell'attenzione c'è la citta' vista come simbolo della dinamicità e della modernità. Tutti i progetti creati da Sant'Elia si riferiscono a città del futuro: in contrapposizione all'architettura tradizionale, vista come inadeguata, le citta' idealizzate dagli architetti futuristi hanno come caratteristica fondamentale il movimento, i trasporti e le grandi strutture.
Antonio Sant'Elia, una veduta prospettica della "Città nuova"
http://movimento191269.blogspot.it/
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